DISTURBI ALIMENTARI: ANORESSIA, BULIMIA, ED ALTRE PATOLOGIE
I DISTURBI ALIMENTARI (DCA) SONO IL RISULTATO DELL’INTERAZIONE TRA FATTORI PREDISPONENTI
CHE COSA SONO?
I distrurbi del comportamento alimentare (DCA) risultano in costante aumento, coinvolgendo ambo i sessi , già a partire dall’età pre- adolescenziale.
QUALE SESSO E’ COINVOLTO?
Il sesso femminile risulta maggiormente esposto a questo tipo di disturbi , poiché l’ideale “di corpo femminile” rimanda ai modelli dei mass-media, delle modelle, delle riviste, rispondendo all’equazione: magrezza = bellezza.
E’ importante sapere che nella donna concorrono anche aspetti biologici, legati al ruolo degli ormoni sessuali femminili nella regolazione della serotonina, neurotrasmettitore implicato nell’ansia, nella depressione ma anche nelle sensazioni di fame e sazietà.
CLASSIFICAZIONE DEI PRINCIPALI DCA SECONDO IL DSM V
- Anoressia nervosa (interesse patologico per il peso e il corpo).
- Bulimia nervosa (minor interesse per il peso e la forma del corpo
- Disturbo da Binge-eating (abbuffate ma senza condotte di compensazione)
CARATTERISTICHE DI PERSONALITÀ NEI SOGGETTI ANORESSICI
Eccessiva preoccupazione per il peso corporeo per ricaduta sulla immagine estetica, il controllo delle quantità di calorie assunte, a cui seguono , in chiave compensativa, condotte di eliminazione (vomito indotto, uso frequente di lassativi, digiuno, diete restrittive , eccesso di esercizio fisico) caratterizzano sia la anoressia che la bulimia nervosa, i due principali disturbi alimentari dall’adolescenza in avanti, esistendo frequenti oscillazioni tra i due quadri clinici.
I disturbi della condotta alimentare possono manifestarsi anche in età adulta, ma in questi casi, si deve attentamente valutare se seguono ad eventi traumatici di vita: lutti, separazioni o altro.
DCA E ALTRE PATOLOGIE
I DCA spesso risultano in comorbilità (associati) a stati ansiosi, despressione, abuso di sostanze, disturbo ossessivo- compulsivo.
CARATTERISTICHE DI PERSONALITÀ’
Si tratta di soggetti per altro molto intelligenti, tenaci, spesso cocciuti, rigidi, tendenti al controllo, perfezionisti, con obiettivi orientati ad alte performance, rimuginativi nel pensiero, ossessionati dall’ingrassare,( anche sottopeso), bassa autostima e spesso correlata al peso corporeo, tratti depressivi, vergogna per la corporeità, difficoltà nei rapporti interpersonali.
CAUSE POSSIBILI:
- fattori fisici : ereditarietà, precedenti diete dimagranti
- fattori psicologici: rapporti familiari molto disfunzionali, traumi infantili, violenza sessuale
- fattori sociali: enfatizzazione della magrezza come indice di bellezza e felicità, facile influenzabilità dei modelli estetici femminili proposti dalla società.
EFFETTI SULLA SALUTE FISICA DI ANORESSIA E BULIMIA
Si tratta di patologie psichiatriche rilevanti, le cui condotte mettono tutto l’organismo sotto prolungato stress, sia per difetto che per eccesso.
Ne possono conseguire disturbi gastrointestinali, squilibri ormonali, elettrolitici (sodio e potassio), alterazioni endocrinologiche, carenze di minerali con danno all’apparato scheletrico e disturbi a carico del sistema masticatorio.
L’INTERVENTO PSICOLOGICO E NUTRIZIONALE
Tenuto conto dei quadri clinici, i percorsi possibili possono coinvolgere:
- il paziente e l’intero sistema familiare, seguendo quindi una terapia sistemica;
- fornire adeguato sostegno psicologico ai familiari, specie indicando gli errori da non fare ( un professionista)
- seguire individualmente il paziente (altro professionista) facendo ricorso a tecniche psicoterapiche diverse.
Ad oggi le più indicate e utilizzate rispondono all’approccio
- Cognitivo
- EMDR
- Riabilitazione Nutrizionale (con Nutrizionista)
Necessaria, nel percorso di recupero del paziente, la ristrutturazione dei pattern alimentari, il risveglio della percettivo delle sensazioni di fame e sazietà, e una messa a punto delle aree fisiche compromesse dalla malnutrizione.
INTERVENIRE IN SITUAZIONI A RISCHIO
Premesso che quando il calo ponderale è molto importante, e il soggetto nega la malattia , l’esposizione al rischio di morte è presente.
In talune situazioni si procede con
- ospedalizzazione e l’alimentazione forzata, specie se il soggetto non vuole prendere consapevolezza del proprio stato di magrezza, ritenendolo del tutto normale,
- ricorso a psicofarmaci laddove si individui una comorbilità psichiatrica o netta resistenza al recupero ponderale o negazione della malattia
- programmi di ri-alimentazione monitorati e con supporto emotivo adeguato e finalizzato a questa fase
Attività
- Ansia, Fobie e Disturbi ossessivo-compulsivi
- Depressione, il male del millennio
- Dipendenze e Ludopatie
- Disturbi alimentari
- Minori, scuola e Disturbi dell’apprendimento
- Sessuologia clinica, Infertilità e Sterilità
- Infertilità e sterilità
- Perdite e lutti
- Terapia di Coppia, Mediazione familiare e Separazioni
- Traumi: tra E.M.D.R. e Ipnosi terapeutica