Il ciclo di vita abbraccia uno spazio temporale che va dall’infanzia alla vecchiaia, ognuna con sue peculiarità esistenziali, quindi anche sessuale, intendendo la sessualità una dimensione intrinseca  dell’essere Umano.

Dalla sessualità autoerotica dell’infante alla masturbazione infantile, dall’irrealizzabile amore per il genitore del sesso opposto  all’interesse per  altri e differenti partner nel periodo adolescenziale, al costituirsi, attraverso passaggi intermedi, di un rapporto di coppia stabile con la progettualità di divenire famiglia, dalla nascita dei figli  al loro distacco, dalla perdita dei propri genitori alla conclusione dell’età lavorativa,  dall’esperienza  della “nonnità”, fino alla vecchiaia.

Come per l’individuo anche per la coppia (coniugata   fatto, ricostituita, etero od omo,)  vi sono fasi di passaggio che ne caratterizzano gli eventi salienti.  Alla pari di qualsiasi  entità vivente, la coppia dovrebbe trovare al proprio interno dei tempi per mantenere viva la “complicità, l’intimità, il dialogo e  la condivisione”, che costituiscono la linfa vitale ’per controbilanciare l’effetto corrosivo  degli anni, della perdita della freschezza del corpo   destinato a subire modificazioni fisiologiche irreversibili.

La stessa risposta sessuale  si trasforma nel tempo, per intensità, durata, spinta pulsionale, ma non  si annulla, se sostenuta da un  reciproco intento di predisporsi a   “ri-creare e ” “re-inventare “un tipo di intimità, un poco meno fisica, ma molto più complice, fluttuando con nuove  fasi di vita individuali e comuni.

N elll’innamoramento predomina una condizione di eccitamento, sostenuta anche dalla produzione di sostanze stimolanti, come la  dopamina, la  noradrenalina che incrementano la  resistenza fisica, favorendo  una condizione  fisiologica di  benessere ed euforia, della durata media tra i sei mesi e l’anno.

Quando  questo “momento magico”, si esaurisce  lascia spazio al contatto con la realtà quotidiana, in cui ognuno dei due partner si mostra, o meglio viene visto dall’altro, per quello che è realmente, senza iper- investimenti o idealizzazioni.

Se le aspettative di un comune percorso sono state incentrate  sul permanere di una condizione psico-emotiva di perenne “luna di miele” la delusione è  inevitabile, in quanto poggiante su  aspettative irreali!

Là dove regna una condizione di salute mentale,, una sufficiente maturità affettiva,  dove le “illusioni” non si scambiano per realtà, si approda alla fase successiva:  quella dell’amore.

Le endorfine  prodotte dal corpo inducono uno stato di benessere , di quiete che favoriscono lo sviluppo di un legame stabile, che non significa né “eterno, né per sempre”, ma  che consenta di fare progetti per il futuro.

In questo evolversi è coinvolta anche la risposta sessuale sia del maschio che della femmina.

Vediamo di capire insieme che  cosa accade.

LA RISPOSTA SESSUALE  NELLA SESSUALITA’ UMANA: DALL’ALBA AL TRAMONTO

Sfogliando nella letteratura specialistica, i primi studi mirati a comprendere i cambiamenti che si evidenziano a livello fisiologico nel corso dell’attività sessuale risalgono  alle pioneristiche  ricerche di Master e Johnson a metà degli anni 60. Da lì molta acqua è passata, riconoscendo ad essi conoscenze ad oggi ancora valide.

Questi coniugi americani per comprendere che cosa succedesse a livello di intimità all’interno della coppia, hanno condotto per oltre un decennio degli studi e delle osservazioni su coppie, che consenzienti, li autorizzava a riprendere con filmati la loro vita intima, per valutare le modifiche che avvenivano rispetto ad alcuni  parametri fisiologici, (  temperatura corporea,   pressione sanguigna,  battito cardiaco,  sudorazione, etc) nel corso dell’ attività sessuale.

Ciò ha reso possibile  evidenziare 4  momenti  sequenziali, a partire dalla fase iniziale che è quella incentrata sul “catturre l’altro”  risvegliandone  il desiderio per giungere all’atto sessuale in sé considerato.

Le quattro fasi rispondono a quattro momenti sequenziali  dell’atto sessuale:

il desiderio, l’eccitazione, l’orgasmo e la risoluzione.

  • La fase del desiderio si prefigura come il momento che prelude il passaggio all’attività sessuale agita. In questo specifico contesto maschio e femmina si inviano una serie di messaggi con l’intento di una reciproca attivazione.
  • La fase di eccitazione o (plateu) , si caratterizza per la femmina con reazioni fisiologiche come  la lubrificazione( sensazione di sentirsi bagnata),la  dilatazione della vagina ,la  vaso congestione pelvica. Nel maschio con l’  erezione del pene.
  • La fase dell’orgasmo che si qualifica per un intenso piacere sessuale, che  nel maschio, culmina   con l’eiaculazione, nella  femmina con  contrazioni ritmiche dei muscoli perineali,  dell’utero e della vagina.
  • la  fase di risoluzione che induce  sensazioni di benessere e rilassamento generale. Nel   maschio segue  un periodo di refrattarietà ad ulteriori erezioni, mentre il pene ,lo scroto e i testicoli tornano alle dimensioni di riposo. Nella femmina, è possibile avere  altre  stimolazioni di natura sessuale  predisponenti a nuovi rapporti  senza interruzione da quelli da poco  conclusi.