DOMANDE FREQUENTI ALLA PSICOLOGA
ANNALISA ORSENIGO
Scopri le domande più frequenti sulla psicologia e sulla psicoterapia dei pazienti, sui costi oppure sulla durata delle sedute. E se non trovi quello che ti serve, scrivimi oppure fissa un incontro per approfondire gli argomenti.
I problemi sono svariati e ognuno porta le sue richieste. C’è chi vive una crisi di coppia, chi agisce o subisce un tradimento, chi cerca un figlio che non arriva. Ci sono i genitori che si trovano a confrontarsi con figli adolescenti tecnologicamente dipendenti. Chi ha vissuto un lutto o una perdita significativa e non sente più la spinta a continuare il suo cammino.
Poi, c’è chi chiede aiuto per l’ansia, o gli attacchi di panico. C’è il soggetto depresso che, pur sostenuto dagli psicofarmaci, non ne esce mai del tutto dalla sua condizione di malessere, con recidive.
Ci sono le famiglie separate e quelle ricomposte, dove i figli hanno bisogno di nuovi assestamenti e con loro gli stessi genitori. E tanto altro. È una professione che ti mette a stretto contatto con le parti più nascoste delle persone, dove la sensibilità, la delicatezza e la capacità di provare “empatia” fa la differenza, dove conta “l’intesa di pelle” Questa o c’è o non c’è e fin dal primo istante della conoscenza.
La prima risposta che mi viene è .il tempo di cui il paziente ha bisogno. Non è il professionista a definire il tempo, ma il cliente, secondo gli obbiettivi che vuole raggiungere.
Nelle attuali psicoterapie brevi, è possibile concordare un certo numero di incontri, una sorta di contratto, definendo il numero di incontri, gli obiettivi da perseguire. Conclusi si fa un punto della situazione insieme.
Assolutamente no. Lo psicologo non somministra e non prescrive farmaci. Lo psicologo lavora sull’elaborazione del proprio vissuto interiore. E’ il medico Psichiatra che esegue questo tipo d’interventi.
Sicuramente ogni caso è differente e situazione per situazione, la necessità di ricorrere anche ai farmaci dipenderà dal livello di disagio sperimentato, dalla accettazione del paziente di un’eventuale terapia farmacologica, gestita da un medico psichiatra e dal desiderio di provare strade alternative, quando questo è possibile e quando la terapia psicologica risulti inefficiente o poco orientata alla tipologia di disagio sperimentato.
Ho una formazione originaria in terapia cognitivo – comportamentale ma nel corso degli anni e in seguito a delle esperienze professionali, ho sentito che una formazione dinamica, breve, ovvero centrata su aree ben definite e delimitate, concordate insieme al paziente, mi consentivano di approfondire alcuni aspetti più profondi al di là del comportamento e degli schemi mentali.
Una seduta può risultare utile per restituire alla persona che chiede un consulto la sua attuale situazione di vita, di lavoro; offrirgli delle indicazioni riguardo alcuni comportamenti verso i figli, il partner o anche semplicemente accogliere alcuni suoi stati emotivi e condividerli.
Il percorso psicoterapico è qualcosa di diverso: un viaggio dalla durata variabile che si intraprende in funzione di un obiettivo concordato insieme.
Sono solita fare un incontro a settimana, specie nelle fasi iniziali. In fondo il tempo occupato sono 50/55 minuti la settimana rispetto alle 24 ore giornaliere moltiplicate per sette giorni. E’ molto importante la motivazione e la volontà del paziente, perché il mio compito è accompagnarlo lungo il cammino e stargli al fianco, ma non camminare per lui. Non gli risulterebbe utile per crescere.
Il costo oscilla tra le 70/85 euro + bollo 2 euro in relazione al tipo d’intervento da effettuarsi. Le fatture rilasciate, trattandosi di prestazioni sanitarie possono essere detratte del 19% dalla dichiarazione dei redditi.
Il primo colloquio, lo propongo a 50 euro, se individuale, 75 se di coppia, non gratis, consuetudine abbastanza recente, in quanto, dopo averlo sperimentato, ho capito che essendo a costo zero, alcuni pazienti non ritengono né di annullare l’incontro se impossibilitati a venire, ne li sostiene un reale interesse o, motivazione , ma una sorta di curiosità per mettere insieme un po’ di opinioni professionali a costo zero.
Per questo ho preferito optare per un prezzo promozionale e non per la gratuità: ho sempre puntato sulla qualità del servizio, e credo che in quanto tale, debba essere remunerato.
Se per relazione morbosa si intende una relazione in cui tra i partner intercorre un rapporto di dipendenza del tipo:” non posso vivere senza di te”, e non di reciproco sostegno e complementarietà, forse c’è qualche problema.
Avete mai sentito parlare di dipendenza affettiva? Ogni problema ha una soluzione, dipende da me se voglio affrontarlo oppure no. Questa è la libertà di scelta di cui ognuno di noi dispone.
Esistono tanti e diversi strumenti x gestire l’ansia, dagli ansiolitici prescritti dal medico, alle tecniche di rilassamento piuttosto che dall’integrazione delle due.
Il vero problema non consiste nel divenire delle persone insensibili, ma nel saper gestire le situazioni di stress e tensione cui siamo quotidianamente esposti, perché, dentro dei limiti che non inficiano la qualità di vita, l’ansia è una condizione fisiologica di attivazione dell’organismo.
L’EMDR è una tecnica psicoterapica piuttosto recente in Italia, molto potente che aiuta a rimuovere eventi traumatici che ci hanno segnato nelle fasi di vita.
Con ciò, non è la panacea per ogni male. E? una tecnica che mi piace, ma è impegnativa e richiede esperienza che si impara a partire da sé .E’ importante che un terapeuta possa sperimentare anche sulla propria pelle cosa significa stare dall’altra parte della scrivania. Aiuta a capire meglio il tuo paziente, che è prima di tutto un essere umano quanto Te.
Chi garantisce il successo, la guarigione assoluta, credo non stia dando un buon servizio al suo cliente. Non abbiamo la bacchetta magica, né operiamo miracoli, non sono competenze nostre. Il nostro dovere e la nostra correttezza professionale è mettere la persona che ci chiede aiuto nella condizione di avere una qualità di vita migliore possibile, ma nessuno di noi è esente dalla malattia, dalle prove e dalle difficoltà. Come potremmo mai crescere ed evolvere nel nostro viaggio terreno?